Cenni storici

Il fenomeno, nato nel 2003, si ispira alla pratica della pubblicazione anonima di immagini e commenti su internet e più in generale su web. Il concetto, inteso come “identità condivisa”, si è sviluppato nell’imageboard di lingua inglese 4chan dove il nickname “Anonymous” veniva assegnato ai visitatori che commentavano senza identificarsi. Gli utenti delle imageboard, dedicate soprattutto agli anime e ai manga, cominciarono ad identificare Anonymous con una persona reale.[2] Con il crescere della popolarità delle azioni dei frequentatori di 4chan si diffuse il meme di un collettivo di individui senza nome in lotta contro ingiustizie e poteri forti.[3]

Anonymous è composto in gran parte da utenti provenienti da diverse imageboard oppure forum. Inoltre vi sono molti network Wiki e IRC il cui scopo è quello di superare i limiti delle tradizionali imageboard. Mediante questi mezzi di comunicazione gli attivisti di Anonymous annunciano e organizzano le loro attività.

Come “libera coalizione degli abitanti di Internet”, il gruppo si riunisce sulla rete attraverso siti quali 4chan, 711chan, Encyclopedia Dramatica, canali IRC e YouTube. I social network, come Facebook, sono utilizzati per la creazione di gruppi che aiutano le persone a mobilitarsi per le proteste nel mondo reale. Anonymous non ha leader o partiti che lo controllano, si basa sul potere collettivo dei suoi partecipanti che agiscono individualmente in modo che l’effetto della rete sia di beneficio al gruppo. Anche se non necessariamente legati ad una singola entità online molti siti web sono fortemente associati ad Anonymous; ne sono un esempio le imageboard 4chan e Futuba, i wiki associati ad esso, Encyclopedia Dramatica e un certo numero di forum.

we dont forget we dont forgive